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Le Nevi di Un Tempo – Morbegno La Sera è Viva 2022

today8 Giugno 2022 50

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Gigi d’Alessio profetizzava la neve ad agosto, anche se non sapeva affatto che il suo ritmo neomelodico non avrebbe mai potuto eguagliare l’idea che l’ormai famosissimo Renzo Fallati, emerito Direttore della Biblioteca “Ezio Vanoni” ha avuto ben ventinove anni fa: fondare le Nevi di Un Tempo.

Le Nevi di Un Tempo sono un gruppo di amici della Cultura che vogliono raccontare la Storia dell’Arte della Bassa Valle ai curiosi e agli affezionati per non lasciarla sciogliere come neve al sole. Di fatto, il nome delle Nevi (questo è il soprannome), viene da una poesia di François Villon, un poeta francese del Quattrocento che io, per memoria liceale, conosco di più per “La ballata degli Impiccati” (saluto il prof. Mario dell’Oca!!!). La nostra poesia in questione, però, è “La Ballata delle Dame di un Tempo che Fu”, la quale recita ma dove sono finite le nevi di un tempo? (come metafora a un passato lontano, magari anche dimenticato). Ecco, le Nevi di Un Tempo si fanno cantori e cantrici di questo passato che deve rimanere un Magnum Double Chocolate che non si scioglie mai, anche e soprattutto durante lo storico evento estivo che si chiama Morbegno La Sera è Viva, un calendario di visite guidate serali o tardopomeridiane nei luoghi e nei monumenti di Morbegno e Dintorni. Nei primi anni, il focus era rivolto ai grandi monumenti come il Palazzo Malacrida, poi ci siamo spostati con le torce anche sui Cech, in Val Gerola e fino al Lago di Como… Di storie nuove da raccontare, insomma, ne troviamo sempre. Ci potete riconoscere per il nostro stemma, il quale riprende il motivo del rosone dell’Assunta di Morbegno (che, in antitesi, potrebbe assomigliare anche a un sole): molti di noi si portano appresso con orgoglio i nostri gadget brandizzati come la spilla, la maglietta, la shopper o il quaderno. Quale sarà il prossimo? Un ombrello? Gli stivali di gomma? O magari, finalmente, la birretta artigianale de Le Nevi Di Un Tempo?

Io mi sono unita alla gang nel 2011. Quell’anno avevamo proposto un itinerario di visite guidate durante la Settimana Santa e io avevo scelto di presentare una chiesa che poi sarebbe diventata per me un chiodo fisso: la Gisèta di Via Margna. Il giorno del mio appuntamento nevicava, neanche a farlo apposta. Mi ricordo che ero agitatissima e Renzo mi disse che, quando non avrei mai più provato quell’emozione prima di parlare, avrei dovuto cambiare mestiere. Vi risulta che io l’abbia mai fatto? Ho speso molti soldi in Imodium, per contro.

In questi anni con le Nevi ho conosciuto un sacco di persone stupende, alcune delle quali non ci sono più, come Bruno Ciapponi Landi, Mario Monti (il falegname di Via Parravicini, non l’ex Premier) e Roberto Paruscio – i quali mi hanno anche incoraggiata nel mio percorso lavorativo. Inoltre, ho conosciuto e ho fatto conoscere di riflesso anche molti luoghi. Chi mi segue dagli albori sa che ho sempre privilegiato il racconto di quei posti piccini, poco monumentali, ma che nascondono dentro di sé storie bellissime e quasi mai raccontate. Non solo la Gisèta, ma anche  la Madonnetta di Pedemonte a Morbegno, la chiesa di Rodolo sopra Selvetta, il San Girolamo a Talamona, il San Giuliano sopra il pub Valtellina e così via. Inoltre, mi sono specializzata in gossip più o meno piccanti sulle famiglie nobili, sugli artisti e sui personaggi storici. Infondo, la Sera è Viva. Evviva!

Insomma, citando gli Ex Otago, nella vita di una Guida l’esperienza con le Nevi serve per stupirsi sempre della neve di dicembre. Per non dare per scontato il dono di poter non solo guardare la Bellezza, ma anche raccontarla. Non sono gli applausi a fine visita a emozionarmi, ma il vedere lo stupore dei nostri snow(o)men (chiameremo così i nostri followers da oggi).  Potete ascoltare questa canzone sulla nostra playlist di Spotify CMBlogOnAir

Un grazie speciale va alla mia professoressa di Arte del Liceo, Sarah Gazzola, che mi ha iniziata al mondo della divulgazione culturale, ad Alberto Benini che mi ha lasciata entrare nel gruppo delle Nevi nonostante l’amore malato per il pittore David Beghé e a Max, che non c’è più da qualche anno, ma si è assorbito i piagnistei e le ansie delle mie prime avventure da Guida. E ventinove palloncini colorati  a testa per tutti gli altri colleghi Fiocchi di Neve che non ho citato in questo articolo, ma che sanno bene che per me averli conosciuti è stato un onore!!!

Io e le Nevi vi invitiamo a seguire il nostro evento Morbegno La Sera è Viva 2022 (tornata al suo assetto originario dopo le restrizioni) tramite i social della Biblioteca di Morbegno, dove potrete trovare anche il dépliant cartaceo. Dateci uno sguardo anche solo per scoprire dove vi porterò io quest’anno!

*(la guida) Patrizia

Scritto da: blog_user

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