Per il primo mese del (nuovo) blog ho proposto un gioco alla Crew – la ciurma della nave corsara di Channel Morbegno. Le domande, per questo giro, le hanno fatte loro a me. Io cercherò di rispondere quanto meno con sincerità…
Laura “Lalla” Bongio – Con quale citazione famosa tratta da una canzone ti descriveresti e perché?
“Io sono sempre questa/ Tutte le volte che ho bevuto/ Che ho fumato, che ho ballato, che ho parlato / Che ho perduto la mia fede nelle cose / Ho una ferita con il segno del suo amore” (“I Miei Rimedi” di Noemi)
In generale, mi ritrovo in tutte le parole di questa canzone. Io, quando mi guardo metaforicamente allo specchio, vedo una piccola donna con le lentiggini, ipersensibile, che è fatta di tante cose, poche simili tra loro e tantissime antitetiche, sempre convinta che sia meglio dimenticare pezzi di cuore ovunque piuttosto che perdersi a schematizzare strategie mentali – anche perché in matematica sono sempre stata una schiappa!
Marco “Bubu” Venuto – Che periodo della Storia ti rappresenta? E in quale vorresti vivere?
Il periodo storico che mi rappresenta di più penso sia la Belle Epoque e il suo folle e spensierato ottimismo, insomma, la gioia di vivere che mi ha sempre accompagnato anche nei miei personali periodi post-bellici. Durante quegli anni di pace sono nate tante comodità che oggi ci sembrano scontate, come la luce, la radio e l’automobile e sono nati anche dei passatempi come lo shopping terapeutico di vestiti, il cinema e il turismo balneare. Ah, dimenticavo, le donne hanno iniziato ad indossare un capo che io considero molto sexy: le calze velate nere 20 denari. Per capirci, è l’epoca del Titanic e del Moulin Rouge, che fu interrotta bruscamente dall’annuncio della Prima Guerra Mondiale. Probabilmente sarei stata l’amante di qualche pittore, tipo Gustav Klimt e avrei vissuto un po’ a Parigi e un po’ in Costa Azzurra. A parte gli scherzi, credo che nessun momento storico, nemmeno quello odierno purtroppo, sia stato affine, generoso e ospitale con una mente irriducibile come la mia.
Bryan “The President” Pace – La tua vita in breve
Sono nata a Como un mese prima e all’alba, perché ho deciso di essere una rompipalle già nell’utero materno. Trentadue anni fa, anche se non si direbbe – dato che non mi sono molto sviluppata a livello di dimensioni corporee. I miei genitori, poi, si sono stabiliti a Selvetta. Non ho mai avuto un Pinguino domestico, anche se sono affascinata dalla loro monogamia. Ho avuto vari gatti. Ho studiato Marketing Turistico perché mi sembrava bello poter andare in giro per vivere. Tutto sommato, a casa ci sto davvero poco. Sono diventata Guida perché mi serviva un lavoro spiccio per comprarmi un biglietto di un concerto (dei Coldplay), solo che poi mi è piaciuto e non ho più smesso. Il gin tonic, invece, l’ho scoperto l’anno scorso. Non ho figli e non sono sposata, un po’ per scelta e un po’ per il destino. Di solito, è difficile che mi piaccia qualcuno, succede solo ogni anno bisestile, ma solo se il 29 febbraio c’è il sole. Se dovessi usare un termine per riassumere la mia vita direi “irriducibile”, come se in ogni giorno ci fosse stato qualcosa di importante.
– Autore e Autrice Preferiti – Luogo del Cuore – Presidente Preferito
Elias Canetti perché la lettura de “La Lingua Salvata” per me è stato un invito a prendere la penna in mano e Alda Merini perché è la poetessa delle donne selvatiche – Trieste perché è sia mediterranea, sia zingara sia asburgica un po’ come me – Sanna Marin, la Presidentessa della Finlandia perché ci ha insegnato che una donna under 40 può essere alle redini del suo Stato facendo anche il dito medio ai bigotti, poiché “sono umana”.
– Pensando alla tua carriera c’è qualcosa che cambieresti?
Non mi guardo mai indietro, proprio come principio di vita. So di avere un curriculum pieno di esperienze diverse, alcune fuori porta, altre qui in Valle dove ho lasciato la mia firma giocando in casa. Guardo più al futuro. Mi piacerebbe rallentare un po’ in modo da potermi vivere di più le cose belle e irripetibili della vita privata. Mi piacerebbe anche tornare all’estero, magari in un piccolo hotel di qualche posto dove non ci sia troppa escursione termica stagionale. Fare la guida mi piace, mi piace lavorare con i turisti. In un’altra vita, però, mi laureerei in Chimica (che è una scienza che mi affascina). Con una bacchetta magica cambierei la mente dei politici italiani che non hanno mai voluto fare delle pensate intelligenti sul nostro settore lavorativo e sull’ingente patrimonio che la nostra meravigliosa nazione porta in dote.
– Che cos’è per te CM09APS? E quali pro presenta lo stare in un’Associazione?
Channel, per me, è una doppia chat, un blog che riempio sulla digestione nella pausa pranzo, un appartamento troppo caldo d’estate ma pieno di decorazioni natalizie… Insomma, tutte delle immagini che mi fanno pensare a noi, un gruppo di semi-adulti salvati dalla Legge Basaglia che, imperterriti, si riempiono sempre di centomila cose da fare, un gruppo di persone che – da perfetti sconosciuti – sono diventate delle persone a cui racconto perché gli eroi della Marvel non mi piacciono più. Insomma, per me CM09 sono i miei amici con cui gioco ai miei giochi preferiti, un calcetto senza amante, una versione adulta dell’Oratorio ma più giovane dell’Ospizio. I pro… Beh, le Merende dello Scoiattolo, no? In generale, penso che oggigiorno le Associazioni si siano spogliate di quel concetto dilettantistico o amatoriale che avevano in passato. Oggi ogni Associazione ha la sua specificità e dà all’individuo la possibilità di provare a fare qualcosa oppure di dare qualcosa che è capace di fare alla comunità, in gruppo e conoscendo altre persone.
Alessandro Ruffoni – Quando e come è nata in te la vocazione di dedicarti alla Cultura, al Territorio e alla sua Promozione?
In maniera del tutto casuale e inconscia. Una mia Professoressa mi ha chiesto se volevo provare a fare la Guida Turistica, così per fare curriculum e non ho più smesso. Credo sia un lavoro che crea dipendenza, nel bene o nel male. Mi sono appassionata delle vicende della nostra Valle, dei suoi personaggi veri o inventati, delle opere artistiche, dei pittori e dei soggetti perché hanno una loro specificità quasi magica. Sono sempre stata una fan di Harry Potter… Inoltre, mia mamma non mi leggeva mai le fiabe dei libri perché se le inventava direttamente lei. Io ho ereditato la sua curiosità per le Storie e la sua innata capacità di raccontarle. Di fatto, nel marketing turistico si parla spesso di narrativa dei luoghi o, se vogliamo fare gli studiati, di storytelling.
🎤 Canzone Preferita “Hoppipolla” dei Sigur Ros (anche se stravede per i Coldplay)
🚌 Luogo Preferito in Valtellina Belvedere di S. Alessandro a Traona
👕 Lavaggio Rigorosamente a mano con acqua calda, candeggina delicata e sapone di Marsiglia
Stay calm and be cool(tura)
Scritto da: blog_user
Channel Morbegno cooltura crew intersvista Patrizia Rondinelli
CM09 web radio & production
L’emittente dell’associazione
Channel Morbegno APS
Viale Stelvio, 43
23017 Morbegno (SO)
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