Promesse

“In un’altra vita ti dissi che a volte il vero coraggio è quello di restare e non quello di andare. Oggi ti dico che c’è sempre un motivo valido per andare, come per restare, è la parte che prevale che fa la differenza”

Massimo Bisotti

Una moderna Lucia non avrebbe fatto Promesse ma avrebbe mandato a quel Paese tutti i rami del Lago di Como.

Un modo di dire italiano che mi piace è “fare promesse da marinaio”, che significa non mantenere la propria parola, come quando i marinai seducevano una donna diversa a ogni porto e promettevano a ognuna che sarebbero tornato anche se sapevano benissimo che sarebbe statol’esatto contrario, senz’ombra di dubbio. La vita in mare, del resto, non lo permetteva perché, in mezzo a una tempesta, potevano abbandonarti anche i Santi…

Perché non manteniamo le promesse? Perché gran parte delle promesse vengono fatte quando siamo instabili o abbiamo paura, ossia non in grado di essere sinceri. Per esempio, promettere dieta dopo l’all-you-can-eat. Ma bisogna per forza mettere una firma in calce sulle cose che avverranno in futuro? Oppure si può evitare di dover mettere un’etichetta su tutte le scatole della nostra vita?

Quando avevo vent’anni (dodici anni fa, voglio essere sincera) indossavo un profumo che si chiamava Promesse, poi ho smesso perché era troppo dolce e mi faceva venire l’emicrania. Adesso uso più volentieri una fragranza che si chiama Sì. Mi sembra più schietta.

Che poi, gran parte delle volte, per non puzzare basterebbe una doccia!

°° Il Sondaggio del Lunedì °°

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*Patrizia

A proposito di promesse facilmente sostenibili:

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