Giocoleria

16 Giugno 2022 22

“Son sabbia i minuti, spensierato mortale, da non lasciarne scorrere senza cavarne oro” – Charles Baudelaire

Il terzo sabato di giugno è dedicato alla Giocoleria, una ricorrenza apprezzata da grandi e piccini che, nell’occasione, possono riservare un po’ di tempo per giocare, fantasticare … e credere nella magia!

“Mi fai ridere” può voler dire due cose. In senso negativo vuol dire che fai talmente pena che susciti una risatina di compassione. In senso positivo, invece, vuol dire che hai fatto un regalo a una persona, l’hai fatta stare bene.

Ridere per 80 ore intense e consecutive fa perdere un chilo, quindi, se ridessimo 20 minuti al giorno dimagriremmo un chilo all’anno. Ossia – rulli di tamburi – fare aperitivo, se con le persone giuste, non fa ingrassare.

A me ha fatto un po’ ridere anche la definizione di giocoliere su Wikipedia “colui o colei che manipolano oggetti con destrezza e/o spettacoli di equilibrismo”. Oggetti? Sono le palline, i cerchi, le clavette oppure quel cosetto simile a uno yo-yo che in gergo si chiama diabolo con la B. Servono buone dosi di precisione e improvvisazione. Quindi, altro che pagliacci!

E’ scientificamente provato che quest’arte simile anche a una disciplina sportiva stimoli la velocità cerebrale, l’autoconsapevolezza, la fiducia e l’amore in sé stessi. Ma, soprattutto, serve a divertirsi e a far divertire. Divertirsi, dato che la vita è solo una, non è mai tempo sprecato!

Lo diceva anche Charlie Chaplin “la giocoleria è l’arte di divertire senza usare le parole”.